giovedì 16 marzo 2017

Bubble Bobble VS la legge di Murphy


Ho letto su una rivista specializzata che il gioco più venduto per Commodore 64 sia stato “Bubble Bobble”.
Tale gioco fu sviluppato dalla mitica Taito ed è uscito nella sua versione arcade nel 1986.
Non avrei mai pensato che uno dei giochi che più mi ha accompagnato nella vita videoludica sia stato anche il più venduto per il biscottone.
Eppure di giochi per il Commore 64 ne sono usciti davvero tanti (migliaia) e detenere il record di vendite per tale sistema penso sia davvero un dato notevole e soddisfacente.
Questo fa capire quanto importante sia stato Bubble Bobble nella storia dei videogiochi.
E’ stato convertito per tutti i sistemi dell’epoca ed ovunque ha ottenuto un successo notevole.
E’ stato uno dei miei giochi preferiti … l’ho giocato nelle sale giochi (in doppio era favoloso), l’ho giocato sul Commodore 64 (convertito benissimo), sull’Amiga (praticamente uguale all’originale arcade) e tutt’ora lo gioco sul Mame.
Siccome non sono mai stato un giocatore di quelli che iniziano un gioco e lo finiscono con le tre vite a disposizione, ricordo quando nella mia tenera età adolescenziale provai a giocarlo sul Commodore 64 con l’intento di finirlo con le cheat che mi portavano ad avere le vite infinite.
Non mi piacciono tanto le cheat che ti fanno diventare invincibile, preferisco di gran lunga quando si può avere le vite infinite e quindi poter morire tutte le volte che si vuole.
Insomma, in tenera età e in una giornata invernale mi sono messo a giocarci con l’intenzione di non alzarmi finchè non lo avessi finito.
Caricata l’opzione che mi dava le vite infinite, il mio biscottone fece partire il gioco ed io mi impegnai per arrivare al centesimo schema (il livello finale).
Peccato però che per non so quale maledetto sfavore del destino legato alla sfiga più nera che accomuna la legge di Murphy più tremenda, il mio draghetto verde pensasse bene (dopo diverse ore di gioco) di cascare con un salto dentro una parete laterale per non uscirne più.
E la cosa bella è che oltre a non poter saltare o muovermi … anche il fantasma bianco del troppo tempo trascorso (quello cattivo che non si poteva sconfiggere) non poteva acchiapparmi perché ero andato a saltare in un punto talmente estremo dello schema che neanche lui riusciva ad arrivarci.
Praticamente non potevo morire e siccome avevo le vite illimitate, mi ritrovai per forza di cose dopo una mezz’ora abbondante di tentativi e imprecazioni per uscire da lì, a spengere il Commodore e a maledire quel dannato BUG del gioco.
Peccato che fossi al livello 98.
Sfiga nera.

giovedì 9 marzo 2017

S.O.S. = Salvate quei Commodore!!!


Parlando a lavoro con un nuovo collega e per conoscerci, abbiamo preso l’argomento relativo alle nostre passioni.
Abbiamo parlato di musica, motori ed altro finchè io non ho detto (preso dal biscottone appena arrivato a casa) della mia passione sui Commodore e soprattutto sul grande 64.
Lui mi ha guardato e mi ha detto: “Lo sai che a casa di mio padre ho un Commodore 64 che ho usato pochissimo perché non ci capivo niente e ce l’ho sopra un armadio inutilizzato da almeno 25 anni?”
Io l’ho guardato con gli occhi sbarrati e la bava alla bocca ed ho chiesto lumi.
Lui ha continuato: “Non ci capivo niente, praticamente è nuovo.
Tutte le volte che vado a casa di mio padre e lo vedo lo voglio buttare via.
Saranno almeno 20 anni che lo vedo e tutte le volte dico di buttarlo nel cassonetto dell’immondizia, poi non l’ho mai fatto perché mi fa fatica prendere la scala e quindi è sempre lì che aspetta di andare nel sudicio”.
Io non credevo alle mie orecchie finchè non ha continuato: “Guarda, io lo butto via …. Se vuoi te lo regalo.
Domani devo andare a casa di mio padre e te lo prendo, meglio darlo a te che lo usi invece che andare fra le macerie”.
Ed ecco che dopo due giorni è entrato a casa mia un favoloso Commodore 64C Boxato targato 1987.
E’ tenuto veramente bene e si vede che è usato davvero poco.
Ringrazio davvero tanto il mio collega Fabio per il grande regalo che mi ha fatto….. e dopo lo scampato pericolo in cui questo Commodore stava andando incontro da almeno 20 anni mi è venuto in mente un pensiero.
Mi sono detto: “Chissà quanti oggetti Commodore (e non solo) funzionanti hanno già fatto la brutta fine di entrare dentro un cassonetto …. E chissà quanti di questi sono lì fermi e funzionanti in procinto di diventare maceria in una discarica all’insaputa di noi amanti dell’oggettistica Commodoriana”.

giovedì 2 marzo 2017

Bentornato Biscottone!!!


Sono un felice possessore di due Commodore 64C.
Di tanto in tanto ancora mi diverto ad accenderli e a rivivere un po’ di bellissimo game retrò per cercare di assaporare quei momenti perduti che solo tramite sensazioni posso rivivere.
In realtà ultimamente ho notato che la mia soddisfazione era un po’ a metà perchè sentivo che mancava qualcosa.
Avevo voglia di quel tipo di Commodore 64 che in realtà avevo avuto nei lontani anni 80/90.
Quel Commodore 64 che in realtà non era diverso a livello di software rispetto al 64C, ma che era diverso nella forma.
Quello famoso chiamato “biscottone”.
Dopo tanto rimbalzare tra un “lo compro o non lo compro” finalmente ho preso la mia decisione definitiva.
Mi arriverà proprio oggi un biscottone preso da un utente che lo aveva in perfette condizioni.
Non vedo l’ora stasera di arrivare a casa per aprirlo e vedere davvero un pezzo di storia che mi ha accompagnato per una gran fetta dell’adolescenza.
Soprattutto è stato (insieme al grande Vic 20) colui che mi ha cambiato letteralmente la vita videoludica.