lunedì 30 gennaio 2017

Dischetti + Espansione = Grande Amiga!


Durante la mia vita videoludica non mi sono fatto mancare il collezionare più giochi possibile rispetto a quelli che già avevo.
A me non interessava averli originali o copiati, mi bastava averli.
Ad ogni occasione che mi si presentava mi procuravo scatolate di dischetti con dentro giochi per Amiga.
Soprattutto questo accadeva quando il gioiello di casa Commodore andava verso il declino a discapito dei più performanti pc o delle Playstation che attiravano i videogiocatori.
La gente vendeva le proprie collezioni di dischetti Amiga a prezzi convenienti e gli affamati di giochi nuovi come me non faceva mancare la propria presenza.
Il problema principale risiedeva nel fatto che in mezzo a tanta bellezza spesso trovavo dei doppioni che rivendevo a sua volta a persone che come me erano affamati di giochi sempre nuovi.
Dopo, riusavo quei soldi guadagnati per ricomprarmi la successiva scatola di dischetti che andavano nella mia collezione.
E così senza rimetterci una lira (a quei tempi c’era la vecchia e amata lira) di volta in volta con questo sistema avevo sempre dei giochi nuovi.
Possedevo quindi centinaia e centinaia di giochi per Amiga 500 anche se il vero problema era che alcuni di questi non giravano.
Perché? Facile, perché avevano bisogno dell’espansione di memoria che portava l’Amiga da 512 kb ad 1 mega.
Secondo voi … facevo a meno di procurarmi tale espansione?
Ovviamente no e in un freddo sabato pomeriggio mi sono avviato presso un famoso e vecchio negozio di informatica di Firenze (che adesso non esiste più da tempo…SIGH!) e mi sono comprato tale espansione.
Nel negozio c'erano due espansioni di diverso tipo e preso dall’indecisione ne comprai una a caso e tornai a casa a montare tale chicca.
Il problema fu che nel montarla piegai e ruppi qualcosa (non ricordo cosa) e tale espansione nuova di pacca andò in frantumi.
Incavolato come non mai, ritornai al negozio a prendere la seconda espansione (per fortuna in quel periodo costavano poco) e tornai a casa con un diavolo per capello.
Fortunatamente questa andò subito a buon fine perché fu più facile da inserire e montare (avevo il 50% di probabilità …. potevo prenderla al primo viaggio che avevo fatto al negozio?).
Che meraviglia quando con apposito tastino regolabile passavo dal sistema 1.3 a quello con sfondo viola animato 2.0.
E che meraviglia quando giravano quei giochi che fino ad allora non funzionavano.
Devo dire che mi meravigliavo veramente con poco.
Non posso esimermi dal fatto che i sistemi Commodore mi abbiano regalato molte gioie e dolori.
Fortunatamente le gioie sono state assai maggiori dei dolori.

venerdì 20 gennaio 2017

Emu VS Commodore 64


Il Commodore 64 è stato uno dei primi sistemi ad avere avuto un emulatore per Pc .
Questi emulatori oggi esistono per tutti i sistemi retrò (e non solo) dagli 8 bit ai giorni nostri.
Dico non solo perché l’ultimo gioiellino nato è l’emulatore Cemu che fa girare perfettamente la WiiU.
Il Commodore ha avuto nella sua storia diversi emulatori, dal CCS64 (penso il primo ad aver inaugurato tale tradizione) al più famoso e performante Winvice.
Inutile negare l’utilità di tali programmi.
Si prende il file del gioco c64 (.crt, .d64, .tap, .t64, ecc. ecc.) e lo si fa partire.
Si può scegliere se partire da uno dei giochi a metà cassetta (nel caso dei tap) e se farlo funzionare come un normale Commodore con la velocità effettiva di caricamento e/o di gioco, oppure se velocizzare il tutto e far si che un normale caricamento di tre minuti si possa avere davanti agli occhi in pochissimi secondi.
A quel punto si gioca e via.
Semplice e funzionale.
Pero mi chiedo … allora cos’è che ci porta invece ad ingombrare casa rispolverando il vecchio biscottone con cavi e accessori?
Cos’è che ci porta ad attaccare il tutto per aspettare interminabili caricamenti quando su pc si ha tutto e subito senza bisogno di occupare ulteriore spazio?
Cos’è che mi ha portato anche a me a ricomprare un C64 invece che usarlo su Winvice?
Ve lo dico in poche parole: “per il gusto di riassaporare quelle sensazioni che l’emulatori non danno”.
Non ci sono altre frasi … l’emulatore non dà quelle sensazioni di adolescenza che dà attaccando il tutto per aspettare quelle righe sulla tv che lanceranno un gioco vecchio di almeno 30 anni che nel suo piccolo ha un sapore di gioventù passata.